COMUNICATO STAMPA di mercoledì 15 novembre 2023
Garante per l’informazione e la partecipazione della Variante al Regolamento urbanistico per adeguamento al piano regionale cave
VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO PER ADEGUAMENTO AL PIANO REGIONALE CAVE
Le finalità e gli obiettivi della variante che andrà in adozione
L’Amministrazione Comunale ha deciso di intervenire sul vigente Regolamento Urbanistico, adeguandolo alle disposizioni del Piano Regionale Cave (approvato dalla Regione Toscana con D.C.R.T. n. 47 del 21 luglio 2020) anticipando il Piano Operativo per quanto attiene la materia delle attività estrattive. Tale decisione tiene conto del differimento delle tempistiche di approvazione del Piano Operativo e della sua complessità procedimentale, con l’obiettivo di garantire la continuità produttiva delle società esercenti le attività estrattive presenti sul territorio, considerata la loro strategicità e la valenza socio-economica e del relativo indotto economico.
La Variante è finalizzata a recepire nel Regolamento urbanistico le previsioni di Piano regionale cave che sono divenute efficaci dopo i termini di adeguamento del Piano strutturale intercomunale, ai sensi dell’art. 21 comma 2 lettera a) della Disciplina di PRC, e attualmente in fase di conformazione al PIT/PPR (Piano di indirizzo territoriale con valenza di Piano Paesaggistico); recepire le prescrizioni derivanti dagli approfondimenti geologici e di VAS-VINCA (Valutazione ambientale strategica - valutazione di incidenza); recepire le “Prescrizioni e misure preventive” individuate dal Piano strutturale intercomunale in fase di adeguamento al Piano regionale cave.
Questi gli obiettivi che la Variante si pone:
1. all’interno dei giacimenti del Piano Strutturale Intercomunale, individuare le aree a destinazione estrattiva e le relative volumetrie da estrarre, nel rispetto degli obiettivi di produzione sostenibile stabiliti dal Piano regionale Cave e degli esiti dell’accordo concluso tra i comuni di Campiglia e San Vincenzo di ripartizione di volumi escavabili dal giacimento del Monte Calvi che interessa i due territori;
2. individuare la destinazione urbanistica delle rimanenti parti del giacimento, tenendo conto della valenza di invariante strutturale dell’area e le attività compatibili con lo sfruttamento della risorsa mineraria;
3. definire le regole per lo sfruttamento sostenibile dell’area estrattiva e per l'esercizio dell'attività estrattiva nel rispetto degli indirizzi e criteri di cui ai Titoli IV e V della disciplina del PRC;
4. individuare gli eventuali casi in cui l'autorizzazione all'esercizio dell'attività estrattiva è subordinata all'approvazione di un piano attuativo ai sensi degli articoli da 107 a 114 della l.r. 65/2014, nel rispetto degli indirizzi di cui all’articolo 24;
5. individuare i siti estrattivi dismessi sulla base dei criteri di cui all'articolo 31;
6. individuare le modalità di intervento nei siti di cave per il reperimento di materiali ornamentali storici (siti MOS in loc. Temperino, Campo Buche e Botro ai Marmi);
7. prescrivere, ove necessario, le distanze minime dei perimetri del progetto di coltivazione del sito estrattivo dalle strade ad uso pubblico, dalle ferrovie, dagli edifici, dalle infrastrutture a rete e dai corsi d’acqua (salva specifica diversa determinazione di legge o di altro piano o programma).
Una serie di obiettivi specifici con i quali nella cornice del Prc, il Comune di Campiglia ha inserito il proprio lavoro, accordi e protocolli, volto a guidare il percorso da qui all'esaurimento dell'attività estrattiva per la valorizzazione paesaggistica, ambientale e culturale delle aree dismesse.
Dopo il Consiglio comunale del 16 novembre, a seguito della pubblicazione sul Burt della delibera di adozione della Variante, saranno attivate le procedure per la presentazione delle osservazioni, e la pagina del Garante sul sito del comune sarà aggiornata con le informazioni in merito.
Allegato: | cs-garante---obiettivi-15.11.2023.pdf |
---|