Descrizione
La pieve del XII secolo ha un impianto romanico ad una navata con abside e transetto. Si trova sulla collina del cimitero, poco fuori dal centro storico. La costruzione in pietra calcarea grigia realizzata con blocchi regolari č valorizzata da fregi e bas
Dove
Indirizzo: Via di Venturina, 5
Modalità di Accesso
Libero in orario di apertura del cimitero
Ulteriori informazioni
Notizie Storiche
La Pieve di S. Giovanni fu costruita intorno al 1173 su un colle prospiciente Campiglia. Posta all’esterno delle mura, rispose probabilmente alle esigenze dettate dall’incremento demografico sostituendo nelle funzioni una precedente chiesa battesimale situata, secondo quanto è ipotizzabile dalle fonti d’archivio, nei pressi dell’attuale Cafaggio. Un’iscrizione sul paramento della facciata, oltre a indicare l’anno di costruzione fornisce il riferimento del maestro responsabile dell’impresa di costruzione: Matteo. Le caratteristiche architettoniche rimandano a modelli di ascendenza classica propri dell’architettura pisana della fine dell’XI e del XII secolo, come testimoniano i due piccoli portali della facciata e del fianco nord. Quest’ultimo portale è caratterizzato dall’architrave costituito da un unico blocco marmoreo bianco con scene di caccia al cinghiale simboleggianti la sconfitta del male da parte del Cristo, di produzione scultorea degli anni Settanta e Ottanta del XII secolo. In una parete esterna del transetto settentrionale è visibile un’iscrizione incisa sulla pietra, al di sotto della copertura, che riporta la celebre frase di natura palindroma “Sator arepo tenet opera rotas” comune a molti altri edifici medievali.
Il restauro e l'indagine archeologica
La Pieve di san Giovanni è stata restaurata e riaperta al pubblico il 24 giugno 2011. I lavori di restauro della Pieve, cominciati all’inizio del 2010, sono stati finanziati con fondi della comunità europea del Piano della Cultura della Regione Toscana del triennio 2008-2010 e con fondi propri dell’Amministrazione Comunale. In totale circa 1 milione e 200mila euro. Progetto e direzione dei lavori sono dell’arch. Donella Garfagnini e la ditta esecutrice, in seguito alla gara d’appalto, è la Napoleone Chini di Pisa. Il restauro, oltre alla valorizzazione dell’immagine del borgo, si è posto la finalità di recuperare un complesso monumentale che per la sua importanza si colloca nel panorama dell’architettura e dell’arte romanica europea. I lavori di restauro hanno riguardato la pulizia delle pareti esterne, il restauro del tetto e delle gronde, il consolidamento ed il recupero delle 495 tombe del cimitero monumentale su cui poggia la pieve, il rifacimento del pavimento interno in coccio pesto come quello originale rinvenuto negli scavi, l’illuminazione interna ed esterna, la messa in sicurezza del cimitero monumentale con una leggera ringhiera. Durante i lavori è stato possibile svolgere alcuni sondaggi archeologici curati dall’equipe della professoressa Giovanna Bianchi dell’Università di Siena, per meglio comprendere la storia del monumento. Tali scavi hanno portato alla luce interessanti evidenze che attestano la frequentazione dell’area precedente alla costruzione dell’edificio. Tra i ritrovamenti per il periodo antecedente il XII secolo si segnalano due inumazioni di bambini e una terza sepoltura di un adulto, tutte prive di corredo. Tale presenza giustifica l’ipotesi della presenza di un più antico edificio ecclesiastico. Si arricchisce così il patrimonio di
di conoscenze sulla Pieve che dal punto di vista storico artistico è stata studiata in modo approfondito dal prof. Riccardo Belcari.
Dal 2011 al 2019 la pieve ha ospitato la rassegna concertistica I Concerti della Pieve dedicata in particolare a giovani talenti delle musica classica e di qualità