Il giorno della memoria nel nostro comune: una sintesi dei contenuti

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28 Gennaio 25

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Si sono tenute il 24 e il 27 gennaio le iniziative del Comune di Campiglia Marittima per celebrare il Giorno della memoria, quest'anno cadono il 25° della sua istituzione e  l'80° dall'apertura dei cancelli del campo di sterminio di Auschwitz. il progamma  si è aperto con il bellissimo spettacolo "Fu servita la cena". Nello spettacolo proposto al Concordi dal Teatro dell'aglio nell'ambito del ricco programma off, il tema è stato trattato dal punto di vista storico, filosofico e sociologico attraverso una incalzante intervista, immaginaria quanto verosimile. Il testo, liberamente tratto da “Eichmann, dove inizia la notte” di Stefano Massini, è incentrato sull’interrogativo di come sia stato possibile attuare lo sterminio della Shoah. Sul palco Nicoletta La Terra, Claudio Monteleone e il violinista Alessandro Arieti. Regia di Franco Santini.
Il 27 gennaio invece iniziativa a Venturina Terme, aperta dal saluto della sindaca:  "La memoria è e deve essere un elemento che attraversa la quotidianità di ciascuno di noi. La storia, la memoria deve essere patrimonio di tutta la comunità, ognuno di noi può dare un piccolo significativo contributo quotidiano nella consapevolezza di ciò che è stato e per la costruzione di ciò che potrà essere". Lo ha detto la sindaca di Campiglia Marittima Alberta Ticciati questo pomeriggio al teatro cinema Sefi di Venturina Terme aprendo l'incontro organizzato nell'ambito delle iniziative legate al Giorno della Memoria. "La memoria - ha continuato - non dovrebbe essere né di destra né di sinistra, ma patrimonio della collettività e spunto di riflessione nella vita di tutti, soprattutto in momenti come questo, in cui talvolta le differenze vengono viste come criticità anziché ricchezza, riportando alla mente pagine buie della nostra storia".
 L'assessora alla Cultura Silvia Benedettini ha poi voluto sottolineare la differenza tra il ricordo, la cui funzione è quella di celebrare i morti, e la memoria, che serve a conservare fatti che non vogliamo che accadano mai più. "La memoria oggi non si è ancora compiuta - ha detto - perché anche in questo momento si stanno combattendo guerre e non viene rispettato l'inalienabile diritto alla vita." Ha inoltre portato l'attenzione sull'immagine alle proprie spalle: il disegno di uno dei circa quindicimila bambini ebrei reclusi nel campo di concentramento di Terezín tra il 1941 e il 1945; un luogo considerato dai nazisti un esempio di nobiltà, poiché ai suoi internati veniva data la possibilità di ricevere un'istruzione e praticare forme d'arte, ma nel quale venivano messe in atto le stesse atrocità di tutti gli altri. "Nonostante le condizioni inumane e il terrore quotidiano, molti prigionieri - ha spiegato - hanno trovato nell’arte un mezzo per esprimere le proprie emozioni, resistere alla disumanizzazione e mantenere viva la speranza".
È poi stata la volta dell'intervento della direttrice dell'Istoreco di Livorno Catia Sonetti dal titolo "Riflessioni su razzismo, antisemitismo e Shoah nella cornice del nostro presente". "Oggi - ha affermato - risulta ancora più difficile ragionare sulla Shoah, perché il mondo non è mai stato così cupo e anche ai nostri giorni girarsi dall'altra parte significa essere ugualmente responsabile, nonostante la manipolazione delle coscienze e delle intelligenze avvenga scientemente e per gradi." "Purtroppo - ha continuato - è successo allora, è avvenuto nuovamente con altri fatti tragici come il genocidio in Ruanda e potrebbe succedere ancora. Ecco perché non bisogna accettare queste manipolazioni. Ecco perché bisogna schierarsi."
"Va anche detto - ha evidenziato Sonetti - che lo sterminio degli ebrei non ha pari perché è stato programmato e attuato con una vera e propria organizzazione di tipo industriale".
 L’incontro si è concluso con i saluti musicali della Filarmonica Mascagni: la fisarmonica solista di Stefano Domenichini, che ha eseguito l’iconico brano “Gam gam”, divenuto simbolo dello sterminio dei bambini e la Signorini Band, con la celeberrima colonna sonora del film “La vita è bella” di Roberto Benigni.

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